Perché mi occupo di cambiamento
Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma. Il tema del cambiamento mi ha affascinato e stimolato dalla prima volta in cui ho letto il postulato di Lavoisier: da allora mi sono trovato sempre più spesso a riflettere su quanto quella legge della meccanica potesse essere applicata anche alle relazioni e alle attività imprenditoriali. Ogni persona, ogni azienda o agisce il cambiamento o lo subisce, perché se anche non si desidera cambiare, i cambiamenti dell’ambiente circostante si rifletteranno inevitabilmente su coloro che vivono quel contesto.
Nell’agire il cambiamento senza subirlo, però, la capacità di passare all’azione è decisiva. Ex nihilo, nihil fit: niente viene dal nulla. Si può desiderare il cambiamento; si può anche immaginarlo; si può persino decidere di affrontarlo; ma senza l’azione nulla accade. Ecco che allora in quell’attivarsi bisogna coniugare il coraggio di superare i timori con la pazienza di governare e dirigere l’azione, altrimenti si rischiano l’inconcludenza, il mancato raggiungimento dei risultati prefissati e, a volte, persino il peggioramento della situazione.
Per questo mi occupo di cambiamento, per mettere le mie esperienze professionali e di vita a disposizione di enti e aziende che hanno bisogno di affrontare percorsi di trasformazione, alla ricerca di nuovi traguardi da raggiungere. Perché cambiare è affascinante, ma deve produrre un risultato concreto, altrimenti è solo un inutile dispendio di risorse.